In prima pagina grazie al dominio? Come scegliere il nome di un sito

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Basta il nome del dominio per la prima pagina?

Purtroppo no. La scelta del nome del dominio per il proprio sito web è un'operazione fondamentale sotto molteplici punti di vista, tra i quali è presente senz'altro il posizionamento delle keyword di interesse per la propria nicchia di mercato. Per evitare nomi di domini lunghi, brutti e palesemente "spammosi" Google ha deciso di limitare progressivamente l'importanza delle parole chiave inserite direttamente nel nome del sito, anche se la questione dell'effettivo impatto come fattore di ranking è tuttora dibattuta.

Le caratteristiche fondamentali di un dominio

Le caratteristiche importanti di cui tenere conto nella scelta del nome del dominio per il proprio sito web sono essenzialmente: 

  • la brevità
  • la facilità di memorizzazione
  • l'unicità
  • l'eleganza

Il nome del dominio diventa una sorta di secondo brand, che andrà inserito in ogni campagna pubblicitaria e sui social, deve perciò colpire, rimanere impresso, essere facile da ricordare per potervi tornare in qualsiasi momento senza dover passare per la ricerca organica. Inoltre un nome unico sarà difficilmente confuso con altre imprese dal nome simile, andandosi a perdere nel mare magnum della rete mondiale. Un nome breve e descrittivo evita anche una pericolosa cacofonia o un ripetere pedante della parola chiave per cui ci si vuole posizionare, elementi che sottraggono prestigio agli occhi del cliente, rovinando la reputazione dell'azienda e bruciando possibili conversioni.

Tipi di dominio

A seconda delle caratteristiche della propria attività, se cioè è locale, nazionale o internazionale, se è presente con una sede fisica o solamente online, se possiede un brand riconosciuto o è appena nata, è doveroso adottare una strategia di scelta diversa. I tipi di dominio si possono ridurre in estrema sintesi a tre:

EMD

Gli EMD, o Exact Match Domain, sono i domini che corrispondono esattamente alla keyword per cui ci si vuole posizionare. Non sono elegantissimi, soprattutto se la keyword è lunga, e non danno una precisa identità all'azienda, che non è riconoscibile immediatamente. Danno in ogni caso un minimo vantaggio effettivo in termini di posizionamento, che viene perso però in CTR (percentuale di click presi rispetto alle visualizzazioni).

PMD

I PMD, o Partial Match Domain, sono domini che contengono la keyword inserendola insieme al nome dell'azienda, o al luogo in cui sorge, o all'interno di una frase più complessa. Sono i domini che funzionano meglio, tenendo sempre a mente di non esagerare con la lunghezza del nome.

Branded Domain

Come facilmente intuibile sono i domini che ripetono fedelmente il brand dell'azienda. Sono la scelta migliore nel caso l'azienda abbia già un marchio riconosciuto e spendibile, o qualora il marchio sia nuovo ma sia nei piani aziendali la sua promozione attraverso campagne inbound e outbound.

Cosa evitare assolutamente

All'interno del perimetro delineato con le istruzioni precedenti c'è piena libertà di movimento per una scelta consapevole, ricordando sempre che il nome del dominio accompagnerà il sito web per tutta la sua vita. Per concludere alcuni consigli su decisioni da evitare di prendere:

  • non comprare domini che siano storpiature di siti famosi: da quando esiste Google è un trucco che non funziona più, grazie alle funzioni di autocompletamento, di suggerimento, e ai vari algoritmi di ranking.
  • non infarcire il nome del dominio di keyword e di localizzazioni: si creerebbe un mostro per lunghezza, difficoltà di memorizzazione, cacofonia, difficile intelligibilità, anonimato, diffidenza creata nell'utente.

È sempre opportuno pensare che i siti sono indicizzati dai robots, ma sono creati per l'utente umano e il loro successo è determinato dalla User Experience.

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