Come difendersi dai SEO-ciarlatani
È facile riconoscerli?
In estrema sintesi, sì. Anche se non sei un tecnico e non ne capisci granché, ci sono tanti modi semplici per verificare se chi ci sta davanti è un ciarlatano o una persona seria.
Purtroppo molte delle operazioni che fa un professionista SEO sono "invisibili" all'occhio del profano... motivo per cui per molti ciarlatani è facile truffare il cliente raccontando qualche supercazzola ad arte. Ma grazie a quest'articolo potrai sbugiardarli facilemente.
SEO e Posizionamento: cosa sono?
Innanzitutto, capiamoci su cosa si intende per SEO e Posizionamento.
Per Posizionamento si intendono tutte quelle attività volte a migliorare la posizione del tuo sito nei risultati organici (ovvero quelli NON a pagamento) dei motori di ricerca (per determinate keywords). Quando parliamo di motori di ricerca, almeno in Italia, intendiamo Google, che ad oggi detiene circa il 95% del mercato nazionale.
Per SEO si intendono allo stato attuale tutte quelle attività svolte per ottenere più clienti tramite il sito web, attraverso il traffico ottenuto dai motori di ricerca. E si snoda principalmente in due attività principali.
La prima è quella far arrivare dai motori di ricerca gli utenti "giusti", ovvero quelli che davvero rientrano nel tuo target. Quindi ok più utenti possibile, ma non quelli che cercano "Belen nuda".
La seconda è quella di migliorare più possibile la comunicazione e i contenuti del sito, al fine di convincere la maggior percentuale possibile dei tuoi visitatori che è arrivato al posto giusto, quindi a contattarti (la famosa conversione... un nuovo cliente).
In sintesi, l'obiettivo finale della SEO è portare più clienti. Si evince facilmente che lavorare sul posizionamento ed aumentare il traffico sono due ottimi strumenti per la SEO... ma non sono l'obiettivo finale.
Ok, ma quindi come faccio?
Non sono tutti truffatori. Nel mercato ci sono tanti professionisti e tante aziende serie e competenti, anche di piccole e medie dimensioni... e ci sono tanti modi diversi di lavorare. Ma la fortuna è che i "venditori di fumo" hanno tutti lo stesso vizio: esagerano con le promesse, usano paroloni, adoperano sempre gli stessi piccoli trucchi di comunicazione.
Ecco tanti piccoli vizi comuni da cui riconoscere i SEO-ciarlatani.
1. Primo su Google, prima pagina di Google *garantita*
Il posizionamento su Google è una vera e propria gara con migliaia di altri concorrenti ed un giudice esterno che decide secondo suo insindacabile giudizio. Come possono *garantire* la prima pagina?
Chi lo fa, o ti sta prendendo in giro o sta giocando d'azzardo. In entrambi i casi è una persona poco affidabile. Se uno ti dicesse "faccio l'amministratore delegato della tua azienda per un anno: se raddoppio il fatturato mi paghi, altrimenti ho lavorato gratis", tu che faresti? Gli daresti l'azienda in gestione? Non avresti timore che un giocatore d'azzardo potrebbe mandarti fallita l'azienda?
In più, la prima pagina di Google ha 10 posizioni. Se la migliore SEO agency d'Italia ha più di 10 clienti...può promettere a tutti la prima pagina?
2. Keyword al chilo
"20 keywords posizionate in prima pagina garantite"
Sì, ma quali keywords? Scelte prima o scelte dopo? "Ristorante trattoria menu carne pesce roma casilina", oppure "Ristorante roma"?
Il posizionamento verificato come? Oggi Google restituisce un risultato di ricerca diverso ad ogni utente, ad ogni PC (a seconda del luogo geografico e delle ricerche precedenti). Google Search Console fornisce la "posizione media". La verifica, ai fini contrattuali, come verrà effettuata? Dal tuo computer (che visita di continuo il tuo sito)? Dal computer della web agency? Con un tool apposito? Quale?
Considera che l'unico strumento in cui Google stesso ti dice in che posizione ti trovi per una keyword... ti dà la posizione media. Perché le posizioni oggi sono "liquide": cambiano velocemente nel tempo e variano a seconda di luogo, utente, device...
Insomma, molto spesso è solo un modo di gettare fumo negli occhi, con l'obiettivo di arrivare a fine contratto e "cercando a posteriori" qualche keyword su cui il cliente risulta bene posizionato: qualcosa si trova sempre ("ristorante di pesce specialità spigola al forno roma", e simili).
3. Analisi SEO online: guarda quanti errori
Molti, per convincerti a lasciare la tua attuale web agency ed affidarti a loro, usano un colpo ad effetto: farti aprire uno strumento online di analisi SEO automatica, e farti vedere quanti errori escono fuori. Possiamo parlare di strumenti come WooRank, SEOZio, o anche il W3C Validator (anche se è un po' diverso).
Semplifico: se sono così esperti, perché devono usare un tool automatico di analisi per dirti se il tuo sito è ben fatto?
Un'analisi SEO al tuo sito come si deve, va fatta da una persona in carne ed ossa.
Senza dilungarci eccessivamente, di strumenti di analisi online ne esistono di tantissimi tipi. In tutti i casi sono tool che controllano di tutto e di più, dagli aspetti fondamentali, fino alle "virgole" più irrisorie. Per leggere in modo sensato queste analisi, serve avere un po' di conoscenza ed esperienza. Insomma serve essere un esperto di SEO. Altrimenti, da un lungo elenco di "errori SEO" si rischia di confondere quei 2-3 aspetti che da soli valgono l'80% dell'ottimizzazione, con con un lunghissimo elenco di "errori", che tutti insieme non fanno il 2% del "valore" dell'ottimizzazione.
Insomma, da questi elenchi, di solito, saltano fuori proprio lunghi elenchi di "errori" che in realtà sono elementi del tutto insignificanti e marginali... perfetti per fare colpo su un povero cliente indifeso.
Menzione a parte per il W3C Validator (o anche Unicorn Validator). Sono solo dei correttori ortografici del linguaggio di "programmazione" (HTML). Verificano se il codice soddisfa gli standard ufficialmente approvati. Considerate che il linguaggio è in continua evoluzione (per fornire effetti grafici sempre migliori, senza rallentare i computer), e che la "grammatica ufficiale" rimane sempre un po' indietro. Ecco, in questo caso si tratta di pura fuffa.
Per convincervene, applicate lo stesso tool di analisi ad un qualsiasi sito "Top" (quelli delle grandissime aziende). Verificherete con le vostre mani che, pur occupando stabilmente le prime posizioni, cacceranno fuori più errori del vostro sito.
4. Non ti hanno nemmeno inserito le keywords
"Guarda qui, nel meta-tag keywords, non ti hanno nemmeno inserito le keywords che dicono di ottimizzarti!"
Ecco, il meta-tag keywords, non serve a nulla: oggi Google nemmeno lo legge. Non esiste un posto magico dove inserire le keywords per posizionare il tuo sito. Semplicemente, il sito deve parlare in modo approfondito ed esteso degli argomenti inerenti le "keywords", e con informazioni utili per gli utenti... più tante altre decine di fattori (Google dice centinaia, ma noi che siamo meno romantici sappiamo che centinaia di fattori valgono per zero virgola spicci del tuo ranking su Google).
5. Siamo Google Partner
Non esistono Google Partner. Almeno non per la SEO, o nulla che la riguardi. L'unica certificazione "Google Partner" che esiste, è per la gestione delle campagne a pagamento: Google Adwords. E per ottenerla servono due cose:
- gestire almeno 10.000 dollari di spesa per trimestre
- avere almeno un operatore che ha passato un apposito esame
E già che ci siamo... no, spendere in annunci di Google Adwords NON aiuta assolutamente ad ottenere migliori risultati nel posizionamento organico.
6. In meno di due mesi, risultati pazzeschi
Chiunque ti promette risultati miracolosi in tempi brevi ti sta solo prendendo in giro. O meglio, cerca di prenderti per la gola: chi non vorrebbe clienti a pioggia in soli due mesi?
Ma nella SEO, diceva il saggio, vale la regola delle 3 "P": Pazienza, Pazienza, Pazienza.
Capiamoci, se nei primi mesi non succede assolutamente nulla, non è un buon segno. Accertati almeno che la SEO agency sappia spiegarti da cosa sono partiti, e da quali indicatori si può vedere che le cose stanno iniziando a cambiare.
Ma i grandi risultati non si ottengono sul breve termine. In meno di 6-12 mesi difficile vedere qualcosa di importante. Dipende sempre molto dal settore, ed anche dal caso specifico (storia del sito, validità ed unicità del prodotto/servizio venduto, etc). In alcuni casi più "tosti" la svolta avviene anche dopo 18-24 mesi.
Anche perché, in qualche modo, per Google conta anche una sorta di principio di "buona stagionatura". Un contenuto acquisisce tanto più valore e credibilità se è online da tanto tempo. Quindi, anche se hai ben costruito il sito, ed hai inserito degli ottimi contenuti, dovrai aspettare un po' affinché i tuoi risultati riescano a fare concorrenza alle prime posizioni (soprattuto per keyword e settori ad alta concorrenza).
Rarissimi sono i casi in cui effettivemente si possono ottenere ottimi risultati anche dopo 2-3 mesi. Si tratta perlopiù di siti che avevano il freno a mano tirato: dove tutto era già in regola per il grande salto, ma magari c'erano un paio di errori importanti, interni al sito, che tenevano a freno l'enorme potenziale accumulato.
Molto spesso, più il consulente SEO è cauto sui possibili risultati, e più è serio.
7. Abbiamo un metodo infallibile
Non esistono metodi infallibili. La SEO è un lavoro di consulenza, fortemente personalizzata sulle esigenze e sulla storia del cliente. Chiaro che i fondamentali sono sempre quelli. Ma le scorciatoie non esistono. O meglio, ne esistono sempre meno... ed ogni "scorciatoia" presa ed andata a buon fine, può portarti ad una bella penalizzazione e sparire dai risultati a partire dal prossimo aggiornamento di Google.
Esiste un "metodo infallibile" per vincere le cause in tribunale? Esiste un "metodo infallibile" per vincere un campionato? Esiste un metodo infallibile per vincere una gara di atletica? Ecco, per la SEO è un po' la stessa cosa.
Come già accennato, la SEO è un insieme di tante operazioni ed attività, da mixare in modo diverso per ogni cliente. Chi ti dice che punta tutto sul suo "metodo infallibile", o sta cercando di suggestionarti (il trucco, la scorciatoia, sull'italiano medio fa molta presa), oppure dice così perché conosce un solo metodo di lavoro: male, molto male.
Se proprio vogliamo, anche il migliore dei SEO avrà alle spalle qualche fallimento (perché SEO è anche e soprattutto "sperimentare"... e qualche volta va male). Se non vuole ammetterlo, non è un buon segnale di sincerità.
Conclusioni
Questa lista è esaustiva? Riuscirò a riconoscerli?
La lista non è esaustiva. Ovviamente ci sono molti altri trucchi e trucchetti usati dai SEO-ciarlatani per convincere i poveri malcapitati a diventare loro clienti. Abbiamo elencato quelli che riteniamo più comuni, e che sono più facilmente riconoscibili: se si presenterà da voi un SEO-ciarlatano, quasi sicuramente incapperà in almeno uno dei punti elencati. A volte potrebbe non essere nemmeno "colpa" dell'agenzia SEO, ma anche solo di un commerciale spregiudicato... ma anche in questo caso, vale almeno la pena di verificare meglio.
Riuscirai a riconoscerli? Credo di sì. In fondo si tratta di pochi comportamenti abbastanza riconoscibili.
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